Pittura e scultura l'arte di
Anna Maria Guarnieri
La pittura e scultura o meglio la pitto-scultura dell'artista Anna Maria Guarniri si muove intorno al Simbolismo magico e dunque, in gran parte
delle sue opere, l'artista rappresenta in una forma visibile e concreta, idee astratte come amore, odio, Dio, pietà, ecc.
Come ha avuto modo di scrivere il Prof. Gerardo Pecci, critico e storico dell'arte, quella della Guarnieri
"è una pittura colta, intrigante, che racchiude analogie e significati, sentimenti opposti ed emozioni nascoste
che si annidano nei meandri di un simbolismo che prima nasconde e poi rivela la verità delle cose".
Il Dott. Franco Bulfarini nel suo saggio critico intorno all'analisi simbolista di Anna Maria Guarnieri,
afferma che "è l'animo dell'artista a dettare la partitura e l'opera appare sempre più pretesto per dar forma
al dettato interiore, per fornire luogo di approdo alla ricerca introspettiva, senza per questo rinnegare
la visione reale, bensì con l'intento partendo da quella o dal ricordo che ne deriva, di riedificarla per
renderla visione intimista, ricca di patos e senso di mistero."
Anche la Prof.ssa Sandra Lucarelli parla di "approdi" esprimendosi così: "Noi siamo come gli argonauti, alla ricerca del vello d'oro. E' quanto ci dice Anna Maria Guarnieri, argonauta del terzo millennio, navigante e scopritrice di tecniche che le danno la gioia del creare. Gesso, sfoglie di rame e colore, per creare una tridimensionalità, una profondità di campo, bagaglio di un viaggio infinito dentro al vello d'oro del mistero che giunge fino a noi. Scioglitrice di nodi gordiani, Anna Maria affianca la favola alla vita, là dove tutto è luce e ricordo che non si cancella. Con lei si va nelle città accoglienti, veleggiando da sponda a sponda, là dove affiorano le memorie, per non dimenticare ogni radice. I toni forti e luministici accendono ancora di più la fantasia e corrono sempre sui fili dei pentagrammi, con note di preludio. L'oro si ritrova nelle sfoglie o nelle laccature, là dove girano le ruote del tempo, si ferma la nostra Argonauta, quasi a trovar posa in una breve sosta del viaggio. Quando l'approdo è avvenuto, getta l'ancora, tra Egizi, o Vichinghi, ingraziandosi antichi dei, tra faraoni ed eroi del Walhalla. Le civiltà si spalancano e con esse i nostri occhi, aperti alle sorprese, stupiti dalla magia di quest'artista, perenne navigante di sogni.